
di Carlo Rastrelli
Uniformi e Armi n.119 del Marzo 2001
Alcuni mesi orsono fui invitato da mio fratello Fabio e da sua moglie Donatella a raggiungerli in un piccolo comune del Monferrato, in provincia di Asti.
Oltre al piacere di ritrovare i miei congiunti, fu lo stesso nome del comune che ingenerò in me molta curiosità; difatti il nome di Grazzano Badoglio richiamava la storia recente del nostro paese attraverso la figura del maresciallo d’Italia Pietro Badoglio.
Grazzano Badoglio si presenta come un paese dal profilo inconfondibile, doppiamente turrito, incastonato in un anfiteatro straordinario di colline, vigneti, profumi e colori.
Nel centro del paese vi è la casa ove nacque Pietro Badoglio il 28 settembre 1871.
Nel 1937 l’Associazione Mutilati di guerra acquistò e donò al maresciallo la vecchia casa natale che egli fece restaurare e destinare ad asilo infantile intitolandolo con il nome di sua madtre “Antonietta Badoglio”.
Riservò a se solo alcune stanze suddivise su due piani.
Nella sua terra Badoglio vi tornò sempre, ogni qualvolta gli impegni militari e politici glielo permettevano. A Grazzano si ritirò definitivamente negli ultimi mesi della sua vita ed in quella casa spirò la notte del 1 novembre 1956.
La casa natale del maresciallo è oggi museo che conserva gli arredi, la biblioteca e numerosi documenti, tra cui il reportage completo del New York Times inerente le vicende belliche della seconda guerra mondiale.
Gli appassionati di militaria e di storia patria vi possono trovare una straordinaria raccolta di preziosi cimeli che vanno dalle uniformi ai copricapo da maresciallo d’Italia, al raro pugnale da marcia della M.V.S.N. con impugnatura in avorio (vedi Uniformi e Armi n.65), alla bandiera che sventolò imperiosa il 5 maggio del 1936 sul ghebbi imperiale di Addis Abeba.
Per le visite occorre prenotarsi in Comune al numero telefonico 0141.925455.